Utilizzo delle mascherine e salute della superficie oculare
Con l’avvento della pandemia da COVID-19, abbiamo dovuto necessariamente attuare una serie di comportamenti volti a ridurre i potenziali contagi, tra i più discussi è l’utilizzo di mascherine protettive.
Non si può assolutamente mettere in dubbio l’utilità di questo DPI, come detto dai virologi, per proteggersi ma soprattutto per proteggere gli altri da un’eventuale infezione da contagio.
L’aspetto importante da valutare seriamente è se le mascherine, abbiano delle conseguenze dovendola indossare frequentemente e per tempi prolungati.
In passato è stato notato che l’utilizzo di mascherine protettive abbia avuto un impatto sulla superficie oculare non da sottovalutare, è fondamentale avere conoscenza delle problematiche impattanti e fondamentale sapere gli accorgimenti per limitarli.
In una recente review pubblicata su Ophthalmology and Therapy, infatti, un gruppo di ricercatori dell’università dello Utah di Salt Lake City ha spiegato qual è stato l’impatto di questo grande incremento di utilizzo di mascherine sulla salute oculare della propria comunità. La review spiega chiaramente che, proprio come ci si aspettava, è stato notato un incremento dei sintomi relativi alla secchezza oculare rilevata mediante l’utilizzo del questionario OSDI (Ocular Surface Disease Index), e che i sintomi sono stati notati addirittura in soggetti che non erano soliti soffrire di occhio secco.
Le conseguenze diciamo ovvie, il fastidio dato dal sintomo dell’occhio secco, ce ne potrebbero essere altri che non vanno ignorati, visto il periodo che stiamo attraversando e le ulteriori restrizioni che ci saranno.
Il film lacrimale, definito anche la prima lente protettiva, protegge l’occhio anche dalle infezioni, non è assurdo pensare che, la superficie oculare meno protetta, causa del disturbo del film precorneale possa aumentare le possibilità di contrarre un virus.
I fastidi causati dall’occhio secco, senza volerlo e con gesti “automatici”, possono portare a toccarsi gli occhi più spesso, aumentando la probabilità di contrarre infezioni di ogni genere.
Tenuto conto di questa situazione, è fortemente consigliato e fondamentale ricorrere all’utilizzo di umettanti, possibilmente a base naturale, acido ialuronico, echinacea, girasole, che migliorino le condizioni di idratazione oculare, inoltre l’utilizzo di occhiali protettivi e l’attenzione al tipo di mascherine indossate, tipo la tipologia che ha un’aderenza maggiore sul naso aiutano a far uscire l’aria lateralmente e non sotto gli occhi, proteggendo gli stessi dagli sbuffi d’aria che possono contribuire ad aumentare la secchezza oculare.